fr

Storia filologica

La prima analisi della tradizione del ciclo di Guiron le Courtois risale a Eilert Løseth (1890), che si era basato sostanzialmente sul manoscritto 355, messo a confronto con gli altri codici del ciclo conservati a Parigi.

Si deve ad Alberto Limentani (1962) la prima pubblicazione in edizione critica di un episodio centrale del Guiron, affiancato dal volgarizzamento in antico-pisano del manoscritto 12599.

Qualche anno più tardi, nel 1966, Roger Lathuillère recensiva un cospicuo numero di testimoni e definiva il Guiron come un lungo e unico romanzo, riconoscendo in una cosiddetta «version de base» la versione primitiva e indicando nel manoscritto 350 il latore principale di tale versione originaria. Dopo lo studio di Lathuillère, per decenni i materiali narrativi di questa vasta galassia arturiana sono stati oggetto di tesi di dottorato e di abilitazione con edizioni parziali, restate però in larga parte inedite.

Un riacceso interesse per il Guiron è stato innescato dall’uscita dell’antologia diretta da Richard Trachsler (2004) e da tre tesi di dottorato parallelamente discusse negli anni 2008-2009. Con approcci diversificati, Sophie Albert (Paris), Nicola Morato (Siena) e Barbara Wahlen (Paris-Lausanne) hanno incrinato la linea retta della cosiddetta «version de base», individuando un punto di soglia e di divisione tra due romanzi diversi, il Roman de Meliadus e il Roman de Guiron.

A Morato (2010), che ha preso in esame nel suo complesso i materiali guironiani, si deve la definizione del ciclo: oltre alle prime due branches appena menzionate, Roman de Meliadus e Roman de Guiron, talvolta saldate nella tradizione per mezzo di un “raccordo”, Morato ha riconosciuto un terzo volet, la Suite Guiron, consistente in un prequel del secondo romanzo.

Accanto a questo principale universo narrativo, Claudio Lagomarsini ha potuto identificare una compilazione (detta Compilazione guironiana, e intitolata Les Aventures des Bruns), che porta probabilmente la firma di Rustichello da Pisa, di cui lo studioso ha fornito l’edizione critica con un approccio ricostruttivo (2014). Ancora Lagomarsini, nel 2015, ha curato l’edizione dei componimenti in versi di tutto il ciclo. Nello stesso anno è infine uscita l’edizione parziale della Suite Guiron a cura di Venceslas Bubenicek.

Le ricerche del Gruppo, insieme alle principali questioni di carattere codicologico, linguistico ed ecdotico poste dall’esame della tradizione manoscritta, sono confluite nel volume miscellaneo dei Prolegomena all’edizione integrale del ciclo, curato da Luca Cadioli e Sophie Lecomte (2018), che si propone anche di illustrare i principi metodologici alla base del lavoro del «Gruppo Guiron». Le ricerche sono poi proseguite con nuove ipotesi sulle divergenze redazionali che interessano alcuni luoghi del Roman de Meliadus e del Roman de Guiron (Stefanelli) e con l’individuazione di una ulteriore struttura di raccordo (Winand).

I primi volumi dell’edizione critica del ciclo vedono finalmente la luce nel 2020: si tratta del Roman de Guiron, uscito in due volumi a cura di Claudio Lagomarsini e Elena Stefanelli, e della Continuazione del Roman de Guiron, a cura di Marco Veneziale; nel 2021 viene invece pubblicato in due volumi il Roman de Meliadus a cura di Luca Cadioli e Sophie Lecomte, a cui seguiranno poi le edizioni delle altre componenti, attualmente in lavorazione.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESTERNI

E. Løseth, Le roman en prose de Tristan, le roman de Palamède et la Compilation de Rusticien de Pise. Analyse critique d’après les manuscrits de Paris, Paris, Bouillon, 1890.

Dal «Roman de Palamedés» ai cantari di «Febus-el-forte». Testi francesi e italiani del Due e Trecento, a cura di A. Limentani, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1962.

R. Lathuillère, Guiron le Courtois. Étude de la tradition manuscrite et analyse critique, Genève, Droz, 1966. 

«Guiron le Courtois». Une Anthologie, sous la direction de R. Trachsler, éditions et traductions par S. Albert, M. Plaut et F. Plumet, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2004.

S. Albert, «Ensemble ou par pieces». Guiron le Courtois (XIIIe-XVe siècles): la cohérence en question, Paris, Honoré Champion, 2010.

Wahlen, L’écriture à rebours. Le «Roman de Meliadus» du XIIIe au XVIIIe siècle, Genève, Droz, 2010.

«Guiron le Courtois». Roman arthurien en prose du XIIIe siècle, édité par V. Bubenicek, Berlin-Boston, De Gruyter, 2015, 2 t.