Lino Leonardi, formatosi a Firenze e a Padova, insegna Filologia romanza e italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dopo aver insegnato a Firenze, Pescara e Siena. Dal 2014 al 2018 ha diretto l'Istituto CNR Opera del Vocabolario Italiano. Accademico della Crusca, è direttore della Fondazione Ezio Franceschini. Si occupa soprattutto di lirica italiana antica, di romanzi arturiani, di agiografia e traduzioni della Bibbia, di filologia digitale, di storia della filologia.
Richard Trachsler ha insegnato letteratura francese medievale all’Università Paris-Sorbonne e all’Università di Göttingen. Dal 2011 è professore di Littératures française et occitane all’Università di Zurigo. Le sue ricerche vertono principalmente sulla storia della disciplina, sulla narrativa e sulle problematiche legate alle edizioni di quest’ultimo tipo di testi. Le questioni che solleva il lavoro di edizione l’hanno portato ad interessarsi anche alla filologia materiale e alla struttura delle raccolte di racconti. Attualmente, collabora a una nuova edizione dell’Ovide Moralisé e co-dirige l’edizione critica del ciclo di Guiron le Courtois
Nicola Morato insegna Filologia e linguistica romanza presso l’Università degli studi di Bergamo. Ha insegnato in precedenza presso l’Université de Liège, dove è stato anche co-direttore del centro di ricerche Transitions, e ha svolto ricerche presso l’Université de Paris IV-Sorbonne, l’Università di Siena, la University of Cambridge e King’s College Cambridge, l’Université de Lausanne, trascorrendo periodi di formazione e ricerca presso la Columbia University e la University of York. I suoi contributi sono dedicati alla cultura testuale romanza, ai problemi di edizione dei testi narrativi in prosa, alla tradizione plurilingue della materia di Bretagna e della narrativa cavalleresca occidentale tra Medioevo e Rinascimento.
Luca Cadioli si è laureato alla Sapienza, Università di Roma in Lettere moderne, indirizzo Filologia romanza (2008) e ha conseguito il Dottorato di ricerca europeo in Filologia romanza all’Università di Siena (2012). È stato assegnista di ricerca presso la Fondazione Ezio Franceschini di Firenze nel progetto PRIN Canone letterario e lessico delle emozioni nel Medioevo europeo, e presso l’Università di Siena nell’ambito del progetto Edizione critica del ciclo di ‘Guiron le Courtois’. È socio dell’International Arthurian Society e della Società Italiana di Filologia Romanza, e dal 2013 partecipa ai lavori del “Gruppo Guiron”. Ha insegnato Filologia e linguistica romanza all’Università per Stranieri di Siena (2017-2019) e oggi lavora presso una libreria antiquaria di Milano.
Fabrizio Cigni è Professore associato in Filologia e Linguistica romanza (L-FIL-LET/09) presso l’Università degli Studi di Pisa, dove si è formato e laureato. È editore, studioso e traduttore di testi narrativi arturiani (Compilazione arturiana di Rustichello da Pisa, Pisa, 1994; Artù, Lancillotto e il Graal, Torino 2020) e di opere didattiche provenzali (Il trovatore N’At de Mons di Tolosa, Pisa, 2012). Le sue aree di ricerca principali sono: il romanzo arturiano in prosa, con analisi e ricognizioni grafico-linguistiche; storia della tradizione manoscritta; ricostruzione delle aree di ricezione; i manoscritti franco-italiani (ateliers, intersezioni di generi tra romanzo, agiografia, didattica); i trovatori delle ultime generazioni e i generi didattici (N'At de Mons di Tolosa). Membro di varie associazioni romanistiche e medievistiche internazionali, è co-direttore della rivista (fascia A) Studi Mediolatini e Volgari (Pacini, Pisa).
Dopo gli studi presso le Università di Friburgo (CH) e Zurigo, Inès Conti ha cominciato una tesi di dottorato nel 2022 all’interno del progetto finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero “Logres au printemps. Les débuts du roi Arthur”, diretto da Richard Trachsler. La tesi, svolta sotto la supervisione di Richard Trachsler presso l'Università di Zurigo (Romanisches Seminar) e di Nathalie Koble presso l'Ecole Normale Supérieure PSL (ITEM), tratta del Ciclo di Guiron le Courtois e della costruzione di un’identità maschile attraverso la rappresentazione delle relazioni tra i cavalieri, dei loro valori e del loro rapporto con le donne. Essa s’intitola L’identité masculine en construction. Lecture du “Cycle de Guiron le Courtois”. Inès Conti si occupa inoltre di araldica arturiana.
Massimo Dal Bianco si è laureato in Filologia moderna all’Università degli Studi di Padova (2016), per poi conseguire un dottorato di ricerca in Filologia e critica, curriculum Filologia romanza, presso l’Università degli Studi di Siena, in cotutela con l’École Pratique des Hautes Études – PSL (2017-2020), con una tesi incentrata sullo studio e l’edizione critica parziale della Suite Guiron discussa a luglio 2021. Ha collaborato con il progetto RIALFrI (Repertorio Informatizzato dell’Antica Letteratura Franco-Italiana) dell’Università degli Studi di Padova, dove è confluito parte del lavoro della sua tesi triennale in Lettere moderne; con l’Istituto CNR-Opera del Vocabolario Italiano di Firenze come redattore del TLIO (Tesoro della Lingua Italiana delle Origini), grazie a uno stage di lessicografia e digital humanities; con il DÉAF (Dictionnaire Étymologique de l’Ancien Français) di Heidelberg (DE), grazie allo stage “Heidelberger Lexikographische Monate”. Dopo un assegno di ricerca presso la Fondazione Ezio Franceschini di Firenze, dal dicembre 2022 è assegnista presso l'Opera del Vocabolario Italiano nell'ambito del progetto CAO - Corpus dell'Antico Occitano.
Claudio Lagomarsini si è laureato in Letterature e Filologie europee all’Università di Pisa (2008) e ha conseguito un dottorato di ricerca in Filologia romanza all’Università di Siena (2012), dov’è attualmente titolare dell’insegnamento di Filologia romanza. Ha collaborato al progetto ERC «The Last Song of the Troubadours: Linguistic Codification and Construction of a Literary Canon in the Crown of Aragon» e al progetto FIRB «TraLiRO. Repertorio della Tradizione della Lirica Romanza delle Origini» (2012-2015). Nel biennio 2016-2017 è stato Fellow «Marco Praloran» presso la Fondazione Ezio Franceschini di Firenze (del cui Consiglio scientifico è attualmente membro) e presso la Section d’Italien dell’Université de Lausanne. I suoi principali interessi di ricerca riguardano, oltre alla narrativa francese dei secoli XII-XV, i volgarizzamenti romanzi medievali: nel 2018 ha pubblicato l’edizione critica dell’Eneide tradotta in senese da Ciampolo Ugurgieri all’inizio del Trecento e sta conducendo una ricerca sulla tradizione manoscritta della Bible française du XIIIe siècle.
Dopo gli studi in lingue e letterature romanze (UNamur – ULg), Sophie Lecomte ha ottenuto un mandat d’aspirant F.R.S.-FNRS per realizzare una tesi dedicata all’edizione critica (parziale) del Roman de Méliadus, prima branche del ciclo arturiano di Guiron le Courtois, nell’ambito delle ricerche del «Gruppo Guiron» (Université de Namur – Università degli studi di Siena). In seguito, ha ottenuto delle borse di studio post-dottorato (Fondazione Ezio Franceschini di Firenze, poi Scuola Normale Superiore di Pisa) per portare a compimento l’edizione, in collaborazione con Luca Cadioli. Ha inoltre concluso di recente i lavori per una nuova edizione critica del Guy de Warwick in prosa. Dal settembre 2021, collabora all’edizione critica del Roman de Pelyarmenus nell’ambito del progetto “Canoniser les Sept Sages” (dir. S. Ventura e Y. Foehr-Janssens).
Dopo aver terminato gli studi all’Università di Losanna, Ilaria Molteni è stata assistante de recherche nel progetto FNS Sinergia « Constructing Identity : Visual, Spatial, and Literary Cultures in Lombardy »; in seguito, è stata assistante diplômée presso il dipartimento di storia dell’arte medievale dell’Università di Losanna, dove ha difeso la sua tesi di dottorato nel 2017. Successivamente, entrata a far parte del programma Post.doc Mobility del Fonds National Suisse, ha svolto dei soggiorni di ricerca presso la Fondazione Ezio Franceschini di Firenze, la Bibliotheca Hertziana di Roma e ora l’Università Cattolica di Milano. Attualmente è ricercatrice post-doc nel quadro del progetto ERC Advanced Grant 2020 AGRELITA The Reception of Ancient Greece in Premodern French Literature and Illustrations of Manuscripts and Printed Books (1320-1550). Le sue ricerche si concentrano sulla ricezione dell’immaginario cavalleresco al crocevia tra l’universo letterario e quello figurativo, sull’arte del tardogotico nell’ambito delle problematiche legate al dialogo tra tecniche differenti, nonché sulla ricezione e la visualizzazione della storia antica attraverso la letteratura di matière antique.
Francesco Montorsi si è laureato alla Sorbona (Paris IV) dove ha anche ottenuto, dopo una cotutela con l'università di Göttingen, un dottorato di ricerca in letteratura medievale. Ha conseguito diversi incarichi di insegnamento (Paris IV, Lille II) e contratti di ricerca (Zurigo FNS). Dal 2019 è professore associato all'università di Lione (Lumière-Lyon 2). Le sue aree di interesse sono le traduzioni tra Italia e Francia – in particolare di romanzi – alla fine 400 e nel primo 500, la ricezione dei testi medievali nel 500 e il loro passaggio alla stampa, la scrittura della storia nel 100 e 200 francese. Sta attualmente preparando un lavoro sull’araldica arturiana.
Dottoressa di ricerca in Storia dell'arte presso l'Université Louis Lumière Lyon 2, ha conseguito il suo dottorato sotto la direzione dei professori Nicolas Reveyron e Mino Gabriele (Univ. di Udine). Dal 2013 al 2017 ha organizzato i convegni di Storia dell'arte dell'Institut français di Firenze, in collaborazione con le università partner. Il suo percorso di studi l'ha portata a interessarsi all'iconografia del Giudizio universale (Speculum Humanae Salvationis, Madonna avvocata, bacio della pace) e alle rappresentazioni dell'umiliazione di Canossa in cui è presente l'abate Ugo di Semur. Le sue ricerche vertono sui temi dei Nove Prodi, degli Uomini illustri e delle decorazioni monumentali nello spazio, attraverso un percorso pluridisciplinare che mette in relazione tra loro lo studio del rapporto testo-immagine, la componente araldica e l'archeologia dell'architettura. Le sue pubblicazioni recenti riguardano il Castello di Belvès in Dordogna (architettura e decorazioni pittoriche).
Laureata all’Università di Bruxelles, ha proseguito gli studi a Pisa (borsista, Scuola Normale Superiore) poi all’Università di Bologna (Dottorato). Insegna la lingua e la letteratura francese all’Università di Siena. Le sue ricerche vertono essenzialmente sulla lingua e la letteratura in medio-francese nei secc. XV e XVI : ricezione dell’umanesimo italiano, storiografia borgognona (Miélot, Aubert), ‘mises en prose’ e traduzioni, Grand Rhétoriqueurs fino a Jean Bouchet, Jean Lemaire (edizioni critiche), storia della lingua. Si occupa attualmente della ricezione della letteratura narrativa medievale nelle prime stampe. Coordinatrice del dottorato Filologia e Critica, Università di Siena.
Elena Stefanelli si è laureata in Filologia moderna presso l’Università degli Studi di Siena (2012), dove ha conseguito il dottorato in Filologia romanza (2016). La sua tesi di dottorato ha vinto il Premio dell’Accademia “La Colombaria” (2018) . È stata assegnista di ricerca presso la Fondazione Ezio Franceschini di Firenze (2016-2018), l’Università degli Studi di Siena (2018-2020) e l’Università degli Studi di Firenze (2020-2021), docente a contratto presso l’Università per Stranieri di Siena (2019-2021). Si è occupata di lirica italiana del Trecento e dei romanzi francesi di materia arturiana. Membro del «Gruppo Guiron», ha curato l’edizione critica della seconda parte del Roman de Guiron (Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2020). Ha collaborato alla realizzazione del «Repertorio della Lirica Italiana delle Origini», disponibile online sul portale Mirabile. Attualmente è ricercatrice presso l’Università per Stranieri di Siena e collabora al progetto ERC Advanced Grant 2017 - «European Ars Nova».
Marco Veneziale è borsista del Fonds National Suisse all’Università di Zurigo con un progetto dedicato alla tradizione manoscritta della poesia lirica alla corte di Francesco I, re di Francia (1515-1547). In precedenza è stato borsista Marie Curie Cofund all’Università di Liegi (2016-1018) e chargé d’enseignements all’Università di Namur (2018-2019). Le sue ricerche si concentrano sulla letteratura francese del Medioevo e del Rinascimento, in particolare nel suo rapporto con la cultura italiana. Si è occupato della diffusione manoscritta dei romanzi francesi in Italia, in special modo nelle corti signorili dell’Italia del nord (Gonzaga e Este), così come della produzione di manoscritti romanzi a Genova alla fine del XIII secolo (nello specifico ai manoscritti del ciclo di Guiron le Courtois e dei trattati di Albertano da Brescia). Si interessa inoltre alla storia della filologia romanza : sta infatti preparando un’edizione della corrispondenza tra Paul Meyer e Ernesto Monaci.
Barbara Wahlen, formatasi all’Università di Losanna, ha conseguito un DEA all’Università di Paris III (2001) e il dottorato in cotutela tra le Università di Losanna e di Paris III, con una tesi sul Roman de Méliadus (2009). Dopo essere stata Chargée de cours a Losanna et Assistante nelle Università di Losanna e di Ginevra, dal 2009 è Maître assistante all’Università di Losanna. I suoi interessi di ricerca e le sue pubblicazioni sono principalmente dedicati alla letteratura arturiana, in versi e in prosa, ma anche alla letteratura per l’infanzia e alla ricezione dei romanzi della Tavola Rotonda.
Véronique Winand è dottoressa di ricerca in Filologia e critica, curriculum filologia romanza e in Langues, lettres et traductologie (Università degli Studi di Siena & Università di Liegi, 2020) con una tesi dal titolo Dynamiques d’intercyclicité dans quelques sommes arthuriennes en moyen français. Un nouvel essai de stemmatologie arthurienne. Ha dedicato la sua tesi magistrale (Università di Liegi, 2016) ai raccordi ciclici di Guiron le Courtois, di cui ha recentemente curato l’edizione nell’ambito delle attività del Gruppo Guiron e ai quali ha già dedicato diversi articoli. Si interessa inoltre allo studio filologico di altri romanzi arturiani (Tristan en prose e Prophéties de Merlin), della Geste de Liège di Jean d’Outremeuse e dei romanzi morali del Reclus de Molliens.
Fabio Zinelli è directeur d’études in filologia romanza all’École pratique des hautes études (EPHE - PSL) dal settembre 2008. È inoltre membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ezio Franceschini (Firenze), del collegio della scuola di dottorato in Filologia e critica dell’Università degli Studi di Siena, del Consiglio di Amministrazione della Société de Langue et Littérature d’oc et d’oïl e del consiglio della Société des Anciens Textes Français (SATF). Le sue pubblicazioni riguardano le letterature occitana, catalana e italiana, la diffusione del francese fuori dalla Francia nel Medioevo e i contatti linguistici e culturali nell’Europa romanza.