Lo studio del manoscritto 350, ritenuto da Lathuillère il manoscritto più affidabile, ha dimostrato che il codice risulta invece composito e forse anche in parte contaminato: sono infatti all’opera diversi copisti, italiani e francesi, che attingono da fonti diverse. Tale scoperta ha indotto a prevedere un ritorno all'esame diretto di tutti i manoscritti per rinnovarne la descrizione, verificarne i dati codicologici, la datazione, le stratigrafie linguistiche: tutti elementi che possono avere conseguenze importanti non solo per la conoscenza della tradizione, ma naturalmente anche per la soluzione del problema ecdotico.
Si prevede di allestire un nuovo catalogo dei manoscritti del ciclo di Guiron (comprendendovi i frammenti che continuano ad emergere), e affiancarlo a un database in linea che consenta ricerche incrociate, anche in connessione con altri analoghi progetti su testi e manoscritti francesi medievali.